Andalusia: alla scoperta dell'”Arabia” di Spagna

La Spagna è da sempre una terra intrisa di un fascino particolare, che abbraccia non soltanto il suo meraviglioso lato balneare, ma anche la sfera che comprende aspetti quali storia, arte e cultura.

Meravigliarsi di fronte all’elegante maestosità di Madrid e godere della vivacità della colorata Barcellona rappresentano soltanto i primi passi verso la piena consapevolezza dell’offerta turistica di questa magnifica nazione, in grado di offrire delle sfumature culturali uniche ed emozioni impareggiabili.

L’Andalusia rappresenta perfettamente il concetto poc’anzi espresso, data la forte influenza araba che caratterizza non soltanto l’arte e l’architettura della regione, ma anche ogni aspetto legato alla tradizione locale. Dopo aver letto questo articolo non vedrai l’ora di partire verso questa splendida terra. A tal proposito, Tramundi offre la possibilità di visitarla attraverso dei viaggi organizzati che vi consentiranno di scoprire una meta indimenticabile e di vivere un’esperienza dai contorni unici.

Una terra profondamente moresca

L’etimologia del nome di questa regione affonda le sue origini nel termine arabo Al-Andalus, che le fu assegnato proprio durante la grande dominazione moresca. L’Andalusia ha rappresentato per ben 800 anni il fulcro della cultura araba e islamica in occidente, un fattore che ha inevitabilmente plasmato ogni aspetto di questa terra, dall’architettura all’arte, fino alle abitudini quotidiane, trasformandola nel più grande gioiello “arabo” d’occidente.

Scegliere di visitarla significa abbattere i confini geografici e immergersi in un’atmosfera armoniosamente incastrata tra passato e presente, e le cui sfumature restano ben impresse sin dai primi passi. Questa meta rappresenta una tappa ideale non soltanto per chi è appassionato della vasta e affascinante cultura araba, ma anche per tutti coloro che sono curiosi di provare delle destinazioni esotiche ma allo stesso tempo geograficamente vicine.

I luoghi che non possono mancare nell’itinerario di viaggio

L’Andalusia offre un ampio ventaglio di città e luoghi in grado di incantarvi costantemente e tra questi non può che rientrare Siviglia, la capitale della regione. Tra i tanti monumenti della città appartenenti alle dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli spicca il Real Alcazar, uno dei palazzi ancora in uso più antichi di tutta Europa, che conserva una bellezza senza tempo e un fascino immutato. Questo complesso di edifici colpisce principalmente per la sua natura architettonica, plasmata da diverse civiltà ma soprattutto da quella araba.

Tra le tappe obbligatorie della regione vi è indubbiamente Cordoba, uno dei luoghi che ha maggiormente subito l’influenza moresca, incastonato armoniosamente tra le verdi colline della campagna andalusa. Anticamente questa città era considerata, per prestigio e valore culturale, una rivale della maestosa Costantinopoli, nucleo dell’Impero Romano d’oriente e successivamente la più fiorente e magnifica capitale del mondo arabo. A testimonianza di ciò, la città di Cordova sfoggia innumerevoli eleganti edifici e moschee, tra cui l’affascinante Mezquita, che per secoli è stata non soltanto la moschea più grande al mondo, ma anche uno dei simboli più importanti della dominazione araba in Spagna.

Granada rappresenta un’altra destinazione irrinunciabile dell’Andalusia, specialmente per coloro che amano le atmosfere moresche. In questa città il potere arabo è rimasto radicato più a lungo rispetto agli altri luoghi, ed è meraviglioso notare l’influenza di quella dominazione anche nelle attività commerciali e le sale da tè. Una visita in questa terra deve necessariamente prevedere anche un salto all’El Albaicín (Albayzin), l’affascinante quartiere arabo, ma la destinazione che non può mancare in un itinerario a Granada è indubbiamente l’Alhambra, una suggestiva fortezza araba che fotografa meravigliosamente l’amore che questo fiero e orgoglioso popolo coltivava per questa terra.

Andalusia e gastronomia, un viaggio tra i sapori dell’”Arabia Spagnola”

La cultura musulmana ha lasciato un’importa indelebile nell’Andalusia anche dal punto di vista enogastronomico, uno degli aspetto maggiormente caratterizzanti di un qualsiasi luogo.

Gli abitanti della Spagna Islamica facevano largo uso non soltanto di sale, pepe, aglio, cipolla e aceto, ma anche di odori quali coriandolo, zenzero e cannella, ingredienti che ancora oggi caratterizzano l’identità culinaria locale. Anche l’uso di erbe aromatiche come maggiorana, melissa, dragoncello e timo nella preparazione di zuppe e stufati sono frutto dell’influenza araba, cosi come i sapori agrodolci in preparazioni di carne e verdure dati dall’impiego di mandorle, uva passa e pinoli.

Il concetto di frittura di pesce, ora diffuso e apprezzato in tutto il mondo, è stato esportato in terra spagnola proprio dagli Arabi, ed è proprio per questo motivo che la Spagna è oggi largamente considerata la patria di questa proposta culinaria. Esistono poi altri piatti che hanno trovato la loro origine grazie alle importazioni musulmane dall’oriente, come nel caso degli Espinacas con Garbanzos, una gustosa preparazione di spinaci e ceci.

Il lato della gastronomia andalusa che però è rimasto maggiormente influenzato dalla dominazione araba è la pasticceria, in quanto l’utilizzo di miele e mandorle, anch’esso portato dai mori, rappresenta ancora oggi la base delle preparazioni dolciarie locali.

Esistono poi famose ricette andaluse che esulano dall’influenza moresca ma che è doveroso menzionare, come il celebre Gazpacho, tipica zuppa fredda a base di pomodori e peperoni, il Potaje de Alubias Blancas, minestrone di fagioli bianchi valorizzato dal chorizo, un pregiato pezzo di carne bovina, e la Tortilla de Patatas, preparato con uova, patate tagliate a fette sottili e cipolla.